Nessuno ci aiuta e ci lasciano morire di stenti.
Vediamo qui in queste pagine come si è giunti a denunciare un Sindaco
per il reato 328 c.p. con l'aiuto di una associazione nazionale con sede a ROMA
E' il 2013, Sindaco,
Polizia di Stato, Carabinieri e Magistrati fanno tutti silenzio.
Ecco
in questo breve documento, a titolo di prova, alcuni estremi di
documenti inviati che non hanno avuto nessuna risposta e/o intervento.
Già nel 2005 Matteo e Giovanna avevano chiesto inutilmente al
loro comune di residenza un aiuto per risolvere i problemi di
indigenza. Negli anni successivi tentarono anche con altri comuni, ma
tutti i servizi sociali se ne lavarono le mani. Con l'isolamento
sociale Matteo e Giovanna non riuscirono più né a trovare lavori
né ad essere aiutati in case e/o strutture di accoglienza per poveri.
Nel 2010 Matteo e Giovanna perdono definitivamente una dimora e
cominciano a vivere nascosti in rifugi di fortuna. Dopo due anni
e mezzo di questa vita trovano un interessamento solo al di
fuori dell'ambiente locale, e precisamente in un'associazione
nazionale con sede a Roma, che lotta per i diritti civili.
Continueranno a vivere in girò ma l'associazione cerca di risolvere
questo problema.
A fine marzo 2013, l'associazione pubblica
un'intervista al fine di far conoscere la loro storia per
ottenerne una soluzione.
Dopo tale pubblicazione vengono compiuti i seguenti passi:
1. Viene inviata, da parte dell'associazione nazionale ,
una lettera al sindaco chiedendo delucidazioni sul comportamento del
comune per i fatti inerenti la situazione di Matteo e Giovanna*.
2. Passati parecchi giorni senza ottenere risposta alcuna,
viene inviata una seconda lettera al sindaco, questa volta sollecitando
una risposta
3. Passati ormai mesi senza ottenere risposta, si decide
in giugno di inviare una lettera raccomandata al sindaco. Dunque si
invia tale lettera tramite raccomandata. Si tratta questa volta di una
lettera dal peso legale: una diffida ad adempiere
.
4. Il sindaco non risponde.
5. In estate 2013, Il sindaco viene denunciato in Procura
e si chiede al magistrato di intervenire a tutela di Matteo e Giovanna.
6. Passano i mesi e dalla Procura non si ha nessun segnale come pure delle forze dell'ordine.
Perché abbiate modo di verificare la veridicità di quanto detto, segue
A) Una lettera inviata dall'associazione a Matteo e
Giovanna il 6 giugno con inclusa la copia digitalizzata della
ricevuta di invio della raccomandata al Sindaco. La lettera rincuora i
due e li assicura che l'associazione sta seguendo passo
passo l'intera vicenda, e li informa che la lettera raccomandata
contenente la diffida ad adempiere secondo l'articolo 328 del codice
penale è stata inviata al sindaco.
I nomi propri sono omessi e sovraimpressi da un rettangolo
colorato. Praticamente la lettera che segue è stata inviata in giugno
2013 dalla segreteria dell'associazione e riporta un messaggio del
presidente di tale associazione che rincuora Matteo e Giovanna... Segue
la copia digitalizzata della lettera raccomandata inviata al sindaco.
B) La lettera qui
sotto è stat inviata da Matteo e Giovanna all'associazione
nazionale. E’ stata inviata allo scadere
del tempo concesso per legge al Sindaco di Rispondere alla raccomandata
di cui sopra. A tempo scaduto scatta automaticamente il reato. La
lettera serviva a far ricordare all'associazione questo aspetto...
C) La lettera qui sotto riportata è inviata
dall'associazione nazionale a Matteo e Giovanna. E’ stata inviata
il 13 di agosto (stampata qui il 13 dicembre). La lettera spedita
dall'associazione nazionale informa Matteo e Giovanna che
l'associazione sta valutando attentamente tutti i passi da fare.
Informa anche che l'associazione ha contattato la Prefettura e il
Comune...
D)
La prossima pagina riporta l'ouverture della denuncia. La denuncia fu
depositata con la copia della diffida inviata al sindaco e alcuni
allegati che facevano alcune importanti considerazioni. La cosa strana
che Matteo e Giovanna non sanno spiegarsi è come mai in questo ufficio
della Procura non abbiano messo un numero progressivo alla
pratica. Risulta solo un timbro con la data ottenuto dopo aver
combattuto con l'ufficiale che sembrava non volere apporre nemmeno
quello! Temono che sia l'ennesima fregatura di atti che vengono
cestinati e/o nascosti come era accaduto precedentemente . La Denuncia
conteneva in allegato copia originale della diffida ed altri documenti
che dettagliavano la vicenda.
RIFLESSIONI: ABCD
1. I quotidiani locali sono stati informati della vicenda,
ma non hanno mai dedicato spazio a questa vicenda. Questo è un segno
assai preoccupante.
2. La polizia della Questura, come pure i carabinieri sono stati regolarmente informati sulla
questione.
3. I CC, prima di questa denuncia, avevano ricevuto
un esposto a fine gennaio 2012 unitamente ad altri documenti utili a
inquadrare la situazione in generale.
4. Vista l’inazione dei CC, tale esposto è stato replicato
a fine 2012 alla Polizia di Stato della Questura del capoluogo.
5. Lo stesso esposto era stato replicato ai CC dei paes
limitrofi , perché continuavano ad agire delle azioni “negative”, su
Matteo e Giovanna, provenienti da tali territori.
6. A tutte le autorità sopra descritte era stata
inviata corposa documentazione che spiegava la situazione inquadrandola
in una realtà più vasta.
7. La procura della Repubblica ha ricevuto anche gli atti relativamente al caso della mancata risposta
del Sindaco.
cosa abbia fatto la Procura della Repubblica non si sa. Sono
passati parecchi mesi senza che nessuno sia intervenuto ad aiutare
M.& G.
Ll'associazione di ROMA aveva sostenuto con fermezza più volte
che il sindaco era responsabile e doveva intervenire e/o perlomeno
segnalare i motivi per cui non interveniva. Di conseguenza, non essendo
intervenuto , e non avendone spiegato i motivi, era soggetto
automaticamente a essere imputato del reato 328 del codice penale!
Tuttavia di questa cosa non se ne sa più nulla: può darsi che
legalmente il Sindaco non sia colpevole (come INVECE sosteneva
l'associazione nazionale) e che dunque il magistrato non abbia
procedutoall’incriminazione, oppure la pratica è andata persa in
qualche cassetto (situazione purtroppo già accaduta).
In ogni caso però quello che è certo è il magistrato ha lasciato Matteo
e Giovanna a loro stessi, senza intervenire a loro difesa o fare
in modo che qualcuno intervenisse.
E’ corretto? Purtroppo molte volte chi ha un incarico pubblico,come il
magistrato appunto, si defila dalla situazione evidenziando la solita
frase di non essere competente. Ma qui sta un grosso inghippo,perché la
Costituzione Italiana sancisce dei diritti che poi nessuna legge e/o
magistrato sa o vuole tutelare?
La gente muore di burocrazia e la giustizia funziona solo per i
ricchi e/o per chi ha un appoggio di un potere forte. Speriamo proprio
di no, anche se purtroppo fino ad oggi tutte queste autorità sono
praticamente e veramente state a guardare. A dire la verità hanno agito
solo nel 2010, quando hanno buttato fuori Matteo e Giovanna dalla
stanza dove abitavano, operazione di “sfratto” risultata poi
illegittima. Ma nonostante l’illegittimo e insensato uso della forza
bruta di una spiccia azione amministrativa della Polizia (tipica dei
regimi dittatoriali), la Polizia non ha mai voluto riconoscere i propri
errori riparando il danno fatto, lasciando Matteo e Giovanna
indifesi anche di fronte all’insensibilità e incompetenza
dell’amministrazione comunale che ha fermamente voluto non
aiutare i due, nemmeno in presenza di una legge che legifera in
proposito e delle particolari condizioni che lo esigevano!
Nel caso del reato 328 non vi è nemmeno bisogno di chissà
quale indagine! O il reato vi è o non vi è! Basta solo verificare
il principio di base (che un giudice dovrebbe già conoscere) e
verificare se le diffide sono state effettivamente
spedite secondo quanto stabilito dalla legge e verificare che il
sindaco non abbia risposto! Verificato il principio di base e
l’iter, già la mancata risposta alla diffida genera
automaticamente il reato penale!
Al di là del reato e delle peripezie legali, però vi è una questione
umana da risolvere, che necessità di un minimo di intelligenza.
Matteo e Giovanna sono due persone sole, e le forze di polizia
tanto quanto le associazioni caritative hanno sempre lasciato che
le cose succedessero.
Risulta incredibile come le numerose lettere inviate ad
associazioni , organismi e varie della zona… siano rimaste senza
risposta. Nessuna raccolta di beneficenza, tra le numerose
effettuate da 3 anni a questa parte, è andata a favore di
Matteo e Giovanna. Il comune non ha estratto un euro in questi
3,5 anni… . Lettere che non hanno avuto risposta sono state
inviate a associazioni e/o autorità...
CONSIDERAZIONI
Ancora una volta le autorità, le associazioni, i cittadini hanno
dato una manifestazione tangibile del fenomeno del "Mobbing Sociale" e
del male sociale che colpisce l'Italia.
Lo stesso ambiente ristretto e degradante in cui è costretta ad operare
la Polizia (con nemmeno i soldi per pagare le pulizie (cosa che
fu riportata sui giornali con tanto di foto di un poliziotto che si
puliva il posto)), come pure la questione della nuova Questura
costruita e mai utilizzata, il fatto che piove dentro la Procura (un
ufficio tra i più nuovi nella sua categoria), il totale
disinteresse dei giornali e giornalisti , gente che può morire
per strada nel disinteresse totale dei servizi sociali e dei "primi
cittadini", operazioni di "pulizia" prese alla svelta senza ottemperare
le dovute procedure di legge...
Sono tutti indicatori di un degrado generalizzato di questa terra che
deve interessare i cittadini Italiani perché ne va del loro
stesso futuro.