78.Denuncia contro il Sindaco art 328 c.p.


24 luglio 2013




La denuncia avviene dopo 3 anni di dimora abituale nel comune di Sammartino*, costretti a vivere senza aiuti sociali e a dormire in rifugi di fortuna, senza un medico...
Vediamo qui in queste pagine come si è giunti a denunciare un Sindaco.
La denuncia ,per il reato 328 c.p., fu fatta con l'aiuto di una associazione che si occupa di diritti civili.


Già nel 2005 avevamo  chiesto inutilmente aiuto al comune di residenza. Nel 2010 avevamo chiesto al Comune di Sammartino*, al Sindaco, ai servizi sociali, difensore civico, associazioni locali...  Purtroppo trovammo un muro insormontabile. Con l'isolamento sociale  non riuscimmo più né a trovare lavori né ad essere aiutati in case e/o strutture di accoglienza per poveri.   Dopo due anni e mezzo di una vita passata a dormire in rifugi di fortuna,    trovammo finalmente un interessamento solo al di fuori dell'ambiente locale, e precisamente in  un'associazione nazionale con sede a Roma,  che lottava per i diritti civili. 

A fine marzo 2013, l'associazione pubblica un'intervista  al fine di far conoscere la nostra storia per ottenerne una soluzione. Tutti speravamo in una soluzione prossima ma non fu così e dunque dopo tale pubblicazione furono compiuti i seguenti passi:

   1. Viene inviata, da parte dell'associazione nazionale , una lettera al sindaco di Sammartino* chiedendo delucidazioni sul comportamento del comune per i fatti inerenti la nostra situazione.

   2. Passati parecchi giorni senza ottenere risposta alcuna, viene inviata una seconda lettera al sindaco, questa volta sollecitando una risposta
   3. Passati ormai mesi senza ottenere risposta, si decide in giugno di inviare una lettera raccomandata al sindaco. Dunque si invia tale lettera tramite raccomandata. Si tratta questa volta di una lettera dal peso legale: una diffida ad adempiere
.
   4. Il sindaco non risponde nemmeno alla lettera raccomandata.
   5. Dunque in estate 2013, Il sindaco viene denunciato in Procura.
   6. Passano i mesi e dalla Procura non si ha nessun segnale come pure delle forze dell'ordine.

Perché abbiate modo di verificare la veridicità di quanto detto, segue (A,B,C, D)


 A) Lettera inviata dall'associazione   il 6 giugno con inclusa la copia digitalizzata della ricevuta di invio della raccomandata al Sindaco. La lettera rincuora i due  e li assicura che l'associazione  sta seguendo passo passo l'intera vicenda, e li informa che la lettera raccomandata contenente la diffida ad adempiere secondo l'articolo 328 del codice penale  è stata inviata al sindaco.

I nomi propri sono omessi  e sovra-impressi da un rettangolo colorato.
 


B) La lettera qui sotto  è stata inviata da Matteo e Giovanna  all'associazione nazionale.  E’ stata inviata allo scadere del tempo concesso per legge al Sindaco di Rispondere alla raccomandata di cui sopra. A tempo scaduto scatta automaticamente il reato. La lettera serviva a far ricordare all'associazione questo aspetto...

  C)     La lettera qui sotto riportata è inviata dall'associazione nazionale a Matteo e Giovanna.  E’ stata inviata il 13 di agosto (stampata qui il 13 dicembre). La lettera, spedita dall'associazione nazionale, informa Matteo e Giovanna che l'associazione sta valutando attentamente tutti i passi da fare. Informa anche che l'associazione ha contattato la Prefettura e il Comune...

D)

La prossima pagina riporta l'ouverture della denuncia. La denuncia fu depositata con la copia della diffida inviata al sindaco e alcuni allegati che facevano alcune importanti considerazioni. La cosa strana che Matteo e Giovanna non sanno spiegarsi è come mai in questo ufficio della  Procura non abbiano messo un numero progressivo alla pratica. Risulta solo un timbro con la data ottenuto dopo aver combattuto con l'ufficiale che sembrava non volere apporre nemmeno quello! Temono che sia l'ennesima fregatura di atti che vengono cestinati e/o nascosti come era accaduto precedentemente . La Denuncia conteneva in allegato copia originale della diffida ed altri documenti che dettagliavano la vicenda.




 RIFLESSIONI:   



   1. I quotidiani locali sono stati informati della vicenda, ma non hanno mai dedicato spazio a questa vicenda. Questo è un segno assai preoccupante.
   2. La polizia della Questura, come pure i carabinieri  sono stati regolarmente informati sulla questione.
   3. I CC, prima di questa denuncia,  avevano ricevuto un esposto a fine gennaio 2012 unitamente ad altri documenti utili a inquadrare la situazione in generale.
   4. Vista l’inazione dei CC, tale esposto è stato replicato a fine 2012  alla Polizia di Stato della Questura del capoluogo.
   5. Lo stesso esposto era stato replicato ai CC dei paesi limitrofi , perché continuavano ad agire delle azioni “negative”, su Matteo e Giovanna,  provenienti da tali territori.
   6. A tutte le autorità sopra descritte era  stata inviata corposa documentazione che spiegava la situazione inquadrandola in una realtà più vasta.
   7. La procura della Repubblica ha ricevuto anche gli atti relativamente al caso della mancata risposta del Sindaco.


cosa abbia fatto la Procura della Repubblica  non si sa. Sono passati parecchi mesi senza che nessuno sia intervenuto ad aiutare M.& G.
L'associazione di ROMA aveva sostenuto con fermezza più volte  che il sindaco era responsabile e doveva intervenire e/o perlomeno segnalare i motivi per cui non interveniva (quanto detto se ne trova traccia nell'ampio carteggio che raccoglie tutte le comunicazioni con l'associazione). Il Sindaco di conseguenza, non essendo intervenuto , e non avendone spiegato i motivi,  era soggetto automaticamente a essere imputato del reato 328 del codice penale! Tuttavia di questa cosa non se ne sa più nulla: può darsi che legalmente il Sindaco non sia colpevole (come INVECE sosteneva l'associazione nazionale) e che dunque il magistrato non abbia proceduto all’incriminazione, oppure  la pratica è andata persa in qualche cassetto (situazione purtroppo già accaduta). 

In ogni caso però quello che è certo è il magistrato ha lasciato Matteo e Giovanna  a loro stessi, senza intervenire a loro difesa o fare in modo che qualcuno intervenisse.

E’ corretto? Purtroppo molte volte chi ha un incarico pubblico,come il magistrato appunto, si defila dalla situazione evidenziando la solita frase di non essere competente. Ma qui sta un grosso inghippo,perché la Costituzione Italiana sancisce dei diritti che poi nessuna legge e/o magistrato sa o vuole tutelare?

 La gente muore di burocrazia e la giustizia funziona solo per i ricchi e/o per chi ha un appoggio di un potere forte. Speriamo proprio di no, anche se purtroppo fino ad oggi tutte queste autorità sono praticamente e veramente state a guardare. A dire la verità hanno agito solo nel 2010, quando hanno buttato fuori Matteo e Giovanna dalla stanza dove abitavano, operazione di “sfratto” risultata poi illegittima. Ma nonostante l’illegittimo e insensato uso della forza bruta di una spiccia azione amministrativa della Polizia (tipica dei regimi dittatoriali), la Polizia non ha mai voluto riconoscere i propri errori riparando il danno fatto,  lasciando Matteo e Giovanna indifesi anche di fronte all’insensibilità e incompetenza dell’amministrazione comunale  che ha fermamente voluto non aiutare i due, nemmeno in presenza di una legge che legifera in proposito e delle particolari condizioni che lo esigevano!

 Nel caso del reato 328  non vi è nemmeno bisogno di chissà quale indagine! O il reato vi è o non vi è!  Basta solo verificare il principio di base (che un giudice dovrebbe già conoscere) e verificare se le  diffide sono   state effettivamente spedite secondo quanto stabilito dalla legge e verificare che il sindaco non abbia risposto! Verificato il principio di base e  l’iter,  già la mancata risposta alla diffida genera automaticamente il  reato penale!


Questo fu l'ennesimo tentativo infruttifero.
A Matteo e Giovanna restava solo il tentare di sopravvivere. Per il resto tutto il possibile era stato fatto. Su di loroincombeva sempre anche una minaccia viscida: se alzavano la voce per far valere i loro diritti, sarebbero stati presi, montati sulla carriola dei vigili con un altro foglio di Via!

Lo Stato si era trasformato in un persecutore e lo Stato non si preoccupava dei suoi cittadini e nemmeno di chi lavorava per lo Stato.
Ovviamente una Italia di questo tipo è solo destinata al letamaio perché prima o poi queste situazioni si ripercuotono su tutti e tutte le cose: anche sulle persone che pensano di essere a posto. Non necessariamente i "cattivi" vengono puniti dai buoni, ma sono altri cattivi che poi sistemano gli altri, in un susseguirsi di situazioni senza soluzioni cioè una guerra tra bestie.