La
denuncia avviene dopo 3 anni di dimora abituale nel comune di
Sammartino*, costretti a vivere senza aiuti sociali e a dormire in
rifugi di fortuna, senza un medico...
Vediamo qui in queste pagine come si è giunti a denunciare un Sindaco. La denuncia ,per il reato 328 c.p., fu fatta con l'aiuto di una associazione che si occupa di diritti civili.
Già nel 2005 avevamo chiesto inutilmente aiuto al comune di
residenza. Nel 2010 avevamo chiesto al Comune di Sammartino*, al
Sindaco, ai servizi sociali, difensore civico, associazioni
locali... Purtroppo trovammo un muro insormontabile. Con
l'isolamento sociale non riuscimmo più né a trovare lavori né ad
essere aiutati in case e/o strutture di accoglienza per
poveri. Dopo due anni e mezzo di una vita passata a dormire
in rifugi di fortuna, trovammo finalmente un
interessamento solo al di fuori dell'ambiente locale, e precisamente
in un'associazione nazionale con sede a Roma, che lottava
per i diritti civili.
A fine marzo 2013, l'associazione pubblica un'intervista al
fine di far conoscere la nostra storia per ottenerne una soluzione.
Tutti speravamo in una soluzione prossima ma non fu così e dunque dopo
tale pubblicazione furono compiuti i seguenti passi:
1. Viene inviata, da parte dell'associazione nazionale ,
una lettera al sindaco di Sammartino* chiedendo delucidazioni sul comportamento del
comune per i fatti inerenti la nostra situazione.
2. Passati parecchi giorni senza ottenere risposta alcuna,
viene inviata una seconda lettera al sindaco, questa volta sollecitando
una risposta
3. Passati ormai mesi senza ottenere risposta, si decide
in giugno di inviare una lettera raccomandata al sindaco. Dunque si
invia tale lettera tramite raccomandata. Si tratta questa volta di una
lettera dal peso legale: una diffida ad adempiere
.
4. Il sindaco non risponde nemmeno alla lettera raccomandata.
5. Dunque in estate 2013, Il sindaco viene denunciato in Procura.
6. Passano i mesi e dalla Procura non si ha nessun segnale come pure delle forze dell'ordine.
Perché abbiate modo di verificare la veridicità di quanto detto, segue (A,B,C, D)
A) Lettera inviata dall'associazione il 6 giugno con inclusa la copia digitalizzata della
ricevuta di invio della raccomandata al Sindaco. La lettera rincuora i
due e li assicura che l'associazione sta seguendo passo
passo l'intera vicenda, e li informa che la lettera raccomandata
contenente la diffida ad adempiere secondo l'articolo 328 del codice
penale è stata inviata al sindaco.
I nomi propri sono omessi e sovra-impressi da un rettangolo
colorato.
B)
La lettera qui
sotto è stata inviata da Matteo e Giovanna all'associazione
nazionale. E’ stata inviata allo scadere
del tempo concesso per legge al Sindaco di Rispondere alla raccomandata
di cui sopra. A tempo scaduto scatta automaticamente il reato. La
lettera serviva a far ricordare all'associazione questo aspetto...
C) La lettera qui sotto riportata è inviata
dall'associazione nazionale a Matteo e Giovanna. E’ stata inviata
il 13 di agosto (stampata qui il 13 dicembre). La lettera, spedita
dall'associazione nazionale, informa Matteo e Giovanna che
l'associazione sta valutando attentamente tutti i passi da fare.
Informa anche che l'associazione ha contattato la Prefettura e il
Comune...
D)
La prossima pagina riporta l'ouverture della denuncia. La denuncia fu
depositata con la copia della diffida inviata al sindaco e alcuni
allegati che facevano alcune importanti considerazioni. La cosa strana
che Matteo e Giovanna non sanno spiegarsi è come mai in questo ufficio
della Procura non abbiano messo un numero progressivo alla
pratica. Risulta solo un timbro con la data ottenuto dopo aver
combattuto con l'ufficiale che sembrava non volere apporre nemmeno
quello! Temono che sia l'ennesima fregatura di atti che vengono
cestinati e/o nascosti come era accaduto precedentemente . La Denuncia
conteneva in allegato copia originale della diffida ed altri documenti
che dettagliavano la vicenda.
RIFLESSIONI:
1. I quotidiani locali sono stati informati della vicenda,
ma non hanno mai dedicato spazio a questa vicenda. Questo è un segno
assai preoccupante.
2. La polizia della Questura, come pure i carabinieri sono stati regolarmente informati sulla
questione.
3. I CC, prima di questa denuncia, avevano ricevuto
un esposto a fine gennaio 2012 unitamente ad altri documenti utili a
inquadrare la situazione in generale.
4. Vista l’inazione dei CC, tale esposto è stato replicato
a fine 2012 alla Polizia di Stato della Questura del capoluogo.
5. Lo stesso esposto era stato replicato ai CC dei paesi
limitrofi , perché continuavano ad agire delle azioni “negative”, su
Matteo e Giovanna, provenienti da tali territori.
6. A tutte le autorità sopra descritte era stata
inviata corposa documentazione che spiegava la situazione inquadrandola
in una realtà più vasta.
7. La procura della Repubblica ha ricevuto anche gli atti relativamente al caso della mancata risposta
del Sindaco.
cosa abbia fatto la Procura della Repubblica non si sa. Sono
passati parecchi mesi senza che nessuno sia intervenuto ad aiutare
M.& G.
L'associazione di ROMA aveva sostenuto con fermezza più volte che
il sindaco era responsabile e doveva intervenire e/o perlomeno
segnalare i motivi per cui non interveniva (quanto detto se ne trova
traccia nell'ampio carteggio che raccoglie tutte le comunicazioni con
l'associazione). Il Sindaco di conseguenza, non essendo intervenuto , e
non avendone spiegato i motivi, era soggetto automaticamente a
essere imputato del reato 328 del codice penale! Tuttavia di questa
cosa non se ne sa più nulla: può darsi che legalmente il Sindaco non
sia colpevole (come INVECE sosteneva l'associazione nazionale) e che
dunque il magistrato non abbia proceduto all’incriminazione,
oppure la pratica è andata persa in qualche cassetto (situazione
purtroppo già accaduta).
In ogni caso però quello che è certo è il magistrato ha lasciato Matteo
e Giovanna a loro stessi, senza intervenire a loro difesa o fare
in modo che qualcuno intervenisse.
E’ corretto? Purtroppo molte volte chi ha un incarico pubblico,come il
magistrato appunto, si defila dalla situazione evidenziando la solita
frase di non essere competente. Ma qui sta un grosso inghippo,perché la
Costituzione Italiana sancisce dei diritti che poi nessuna legge e/o
magistrato sa o vuole tutelare?
La gente muore di burocrazia e la giustizia funziona solo per i
ricchi e/o per chi ha un appoggio di un potere forte. Speriamo proprio
di no, anche se purtroppo fino ad oggi tutte queste autorità sono
praticamente e veramente state a guardare. A dire la verità hanno agito
solo nel 2010, quando hanno buttato fuori Matteo e Giovanna dalla
stanza dove abitavano, operazione di “sfratto” risultata poi
illegittima. Ma nonostante l’illegittimo e insensato uso della forza
bruta di una spiccia azione amministrativa della Polizia (tipica dei
regimi dittatoriali), la Polizia non ha mai voluto riconoscere i propri
errori riparando il danno fatto, lasciando Matteo e Giovanna
indifesi anche di fronte all’insensibilità e incompetenza
dell’amministrazione comunale che ha fermamente voluto non
aiutare i due, nemmeno in presenza di una legge che legifera in
proposito e delle particolari condizioni che lo esigevano!
Nel caso del reato 328 non vi è nemmeno bisogno di chissà
quale indagine! O il reato vi è o non vi è! Basta solo verificare
il principio di base (che un giudice dovrebbe già conoscere) e
verificare se le diffide sono state effettivamente
spedite secondo quanto stabilito dalla legge e verificare che il
sindaco non abbia risposto! Verificato il principio di base e
l’iter, già la mancata risposta alla diffida genera
automaticamente il reato penale!
Questo fu l'ennesimo tentativo infruttifero.
A Matteo e Giovanna restava solo il tentare di sopravvivere. Per il
resto tutto il possibile era stato fatto. Su di loroincombeva sempre
anche una minaccia viscida: se alzavano la voce per far valere i loro
diritti, sarebbero stati presi, montati sulla carriola dei vigili con
un altro foglio di Via!
Lo Stato si era trasformato in un persecutore e lo Stato non si
preoccupava dei suoi cittadini e nemmeno di chi lavorava per lo Stato.
Ovviamente una Italia di questo tipo è solo destinata al letamaio
perché prima o poi queste situazioni si ripercuotono su tutti e tutte
le cose: anche sulle persone che pensano di essere a posto. Non
necessariamente i "cattivi" vengono puniti dai buoni, ma sono altri
cattivi che poi sistemano gli altri, in un susseguirsi di situazioni
senza soluzioni cioè una guerra tra bestie.